Acquistare casa: le imposte
- LA SCELTA DEL NOTAIO
- IL COSTO DI UN ATTO NOTARILE
- ACQUISTARE CASA: I COMPENSI DEL NOTAIO
- ACQUISTARE CASA: LE IMPOSTE
Acquistare casa: le imposte
Nei costi di un atto notarile rientra anche l’ammontare delle imposte e delle tasse che il notaio riscuote per lo Stato, delle spese che devono essere sostenute presso pubbliche amministrazioni per la preparazione dell’atto e dei successivi adempimenti e gli onorari spettanti al notaio per l’attività che svolge.
E' dunque importante conoscere anche l'ammontare delle imposte dovute allo Stato.
Ad esempio, per un atto di trasferimento immobiliare di prima abitazione per un prezzo di euro 150.000,00, con liquidazione dell’imposta su tale prezzo, saranno dovuti complessivamente:
- imposta di registro, ipotecaria e catastale 4.836,00;
- imposta di bollo 230,00;
- tassa archivio 39,00;
- tassa ipotecaria e catastale 90,00;
- visura ipotecaria 130,00.
Totale 5.305,00.
Devono essere inoltre aggiunti i costi sostenuti per le visure, l’IVA ed i compensi per eventuali ulteriori adempimenti non previsti in questo esempio.
In caso di trasferimento di immobili ad uso abitativo tra persone fisiche la parte acquirente può chiedere la liquidazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sul “valore catastale” dell’immobile (ossia il valore risultante dalla moltiplicazione della rendita catastale per i coefficienti di legge: 115,50 in caso di richiesta di agevolazioni prima casa; o 126,00 negli altri casi), indipendentemente dall’effettivo ammontare del prezzo della vendita, ancorché superiore a tale valore.
Quando la compravendita è effettuata contestualmente al mutuo, alle cifre sopra indicate vanno aggiunti gli onorari e le spese dell’atto di mutuo.
Sono quindi da aggiungere le imposte dovute per la registrazione, le imposte di registro e di bollo e le tasse dovute alle pubbliche amministrazioni (in particolare all’archivio notarile e all’agenzia delle entrate) e l’IVA (21% sul compenso).
Di norma l’ammontare dell’ipoteca è un multiplo del capitale mutuato.
Ad esempio, per un mutuo portante ipoteca di euro 300.000,00 (a garanzia, di norma, di un capitale di euro 150.000,00) saranno dovuti per spese complessivamente:
- tassa archivio 24,10;
- diritti di conservatoria e catastali 35,00;
- visura ipotecaria 130,00.
Totale 189,10.
Devono essere aggiunti i costi delle eventuali certificazioni richieste dall’istituto mutuante e i costi sostenuti per le visure, oltre l’IVA, e le spese ed i compensi per eventuali ulteriori adempimenti non previsti in questo esempio.
Il cliente può comunque chiedere chiarimenti sulla parcella del notaio al Consiglio Notarile Distrettuale competente per territorio.
In caso di contenzioso per mancata determinazione tra notaio e cliente del compenso, esso viene determinato dal giudice in base ai parametri fissati dal Regolamento del Ministro della Giustizia 20 luglio 2012, n. 140, ai sensi dell'art. 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27, indicati nella tabella allegata al decreto.
Tratto da www.notariato.it